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Per i Bambini e Adolescenti

La psicoterapia rivolta ai bambini prevede il coinvolgimento dei genitori, condizione fondamentale affinché l'intervento con il bambino sia efficace. Quando è necessaria? Quando la richiesta di consulenza deriva dal medico di base/pediatra, dalla scuola o quando i genitori notano manifestazioni di sofferenza e disagio del proprio figlio. Nell'infanzia un intervento è tanto più efficace quanto più è tempestivo. Ciò è valido per tutti, ma soprattutto per un bambino, che ha il grande vantaggio di poter superare le proprie difficoltà, se opportunamente supportato, più velocemente rispetto ad un adulto la cui struttura psichica è meno flessibile. Le paure se protratte, diventano significative e limitano l'autonomia, la socializzazione e altri aspetti della vita del bambino. Le manifestazioni di disagio vanno valutate caso per caso, ma le più frequenti di cui si occupa la Dr.ssa Giulia Panarelli sono:

  •   Stati di ansia. Paura di andare a scuola, paura del buio, paura di perdere un familiare/   persona cara. Timore del giudizio, preoccupazione di non essere all'altezza, angoscia da separazione.
  •  Manifestazioni di aggressività. A scuola, a casa, verso gli adulti, familiari e non, verso altri bambini, Disturbo Oppositivo-Provocatorio.
  •  Difficoltà a mantenere l'attenzione. Con agitazione motoria continua a scuola e in altri contesti, difficoltà di concentrazione. ADHD-Disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
  •  Difficoltà che coinvolgono l'alimentazione. Mangiare in modo incontrollato, obesità, rifiuto del cibo.
  •  Difficoltà che coinvolgono il sonno. Difficoltà di addormentamento, incubi, angoscia nel rimanere soli al buio.
  •  Problematiche relazionali. Timidezza eccessiva, mutismo selettivo, stati di isolamento.
  •  Separazione della coppia genitoriale.
  •  Malattia grave o morte di un genitore.

La terapia può richiedere un lavoro di collaborazione con altri professionisti (pediatra, neuropsichiatria infantile, logopedista, psicomotricista, insegnanti) per aumentare l’efficacia del trattamento. La psicoterapia con i bambini inizia con alcuni colloqui con i genitori per avere informazioni sul figlio, ricavare dati relativi al suo itinerario di sviluppo, ricostruire il suo stato di sofferenza e cogliere la qualità della relazione con le figure genitoriali. Successivamente le sedute di osservazione e valutazione saranno individuali con il solo bambino e, qualora si presenti la necessità, la valutazione è di tipo psicodiagnostico. Spesso sono indispensabili incontri di osservazione della relazione tra il bambino e le rispettive figure genitoriali durante il setting terapeutico. In generale le prime visite sono fondamentali per raccogliere elementi importanti come ritrovare la coerenza dei sintomi presentati dal bambino e se essi sono funzionali rispetto ad un certo tipo di relazione di attaccamento. La psicoterapia con i bambini acquisisce una forma diversa rispetto all’adolescente e in misura maggiore all’adulto. Il bambino viene accolto in un ambiente caldo e stimolante in cui il terapeuta interagisce con il bambino in modo empatico, creativo e stimolante. Con i bambini i canali primari di comunicazione sono il gioco (strutturato o spontaneo) e il disegno libero pertanto verrano utilizzati per permettere ai bambini di esprimere liberamente le proprie angosce, i propri conflitti, il proprio modo di vedere se stessi, i familiari, il mondo intorno a lui.